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Riforma dello sport e lavoro sportivo in attesa del 1° luglio 2023

da | 29 Giu 23 | News fiscali

Allo scopo di garantire l’osservanza dei principi di parità di trattamento e di non discriminazione nelle prestazioni di “lavoro sportivo”, sia dilettantistico che professionistico, il Governo è stato delegato[1] ad elaborare una nuova disciplina atta al riordino e alla riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di disciplina dei rapporti di lavoro sportivo. L’intervento che ne è seguito ha portato all’emanazione di cinque decreti legislativi e all’introduzione, per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico, della figura del lavoratore sportivo identificato come “l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercitano l’attività sportiva verso un corrispettivo”[2]. Oggetto del presente intervento sarà dunque il tema del nuovo lavoro sportivo nei settori non professionistici.

Fonte Seac Spa