Con la Circolare n. 56 dell’11 marzo 2025, l’INPS ha comunicato che, a seguito della decisione della Banca Centrale Europea (BCE) del 6 marzo 2025, che ha abbassato di 25 punti base il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema (ex Tasso Ufficiale di Riferimento, “TUR”), il nuovo tasso è stato fissato al 2,65%, con effetto dal 12 marzo 2025.

L’INPS ha precisato che questa modifica incide su diversi aspetti, tra cui:

• la determinazione degli interessi di dilazione e di differimento applicabili agli importi dovuti per i contributi agli enti previdenziali obbligatori;
• l’importo delle sanzioni civili previste dall’art. 116, comma 8, lettera a), della Legge n. 388/2000.

In particolare, l’interesse di dilazione per il pagamento rateale di debiti relativi a contributi e sanzioni civili sarà fissato al tasso annuo dell’8,65%, a partire dal 12 marzo 2025. Lo stesso tasso si applicherà anche agli importi relativi al differimento dei termini di versamento dei contributi, a partire dalla stessa data.

Nel caso di mancato o ritardato pagamento dei contributi, la sanzione civile prevista dall’art. 116, comma 8, lettera a), sarà pari all’8,15% annuo (calcolato come il tasso del 2,65% maggiorato di 5,5 punti percentuali).

Infine, in riferimento alle sanzioni previste nelle procedure concorsuali, poiché il TUR risulta superiore al tasso legale in vigore dal 1° gennaio 2025 (2% annuo), dal 12 marzo 2025 la riduzione delle sanzioni civili sarà pari al 2,65%.