Con la risposta a istanza di consulenza giuridica n. 2 del 3 febbraio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti riguardo all’applicabilità dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali sui compensi erogati per le prestazioni aggiuntive destinate a ridurre le liste d’attesa, svolte dai dirigenti medici e dal personale sanitario non dirigenziale, ai sensi dell’art. 7 del D.L. n. 73/2024.
L’Amministrazione finanziaria ha precisato che, in linea con la prassi consolidata, l’art. 7 del D.L. n. 73/2024 si riferisce alle prestazioni aggiuntive previste dall’art. 89, comma 2, del CCNL “Area Sanità – triennio 2019-2021” del 23 gennaio 2024, che si applica esclusivamente al personale dipendente delle “Aziende sanitarie e ospedaliere del Servizio Sanitario Nazionale”.
Pertanto, l’imposta sostitutiva del 15% non è applicabile ai compensi erogati al personale della sanità privata accreditata, poiché tale personale non rientra nell’ambito di applicazione di questo contratto collettivo.