Con la Risoluzione n. 4 del 13 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla registrazione dei contratti preliminari di concessione del diritto di superficie su terreni destinati all’installazione e gestione di impianti da fonti rinnovabili, alla luce delle modifiche introdotte dall’art. 5, comma 2-bis, del Decreto Legge 15 maggio 2024, n. 63.
In particolare, l’Agenzia ha precisato che:
- La normativa aggiornata stabilisce che la durata dei contratti (anche preliminari) di concessione del diritto di superficie per impianti da fonti rinnovabili non può essere inferiore a sei anni, con un rinnovo automatico per ulteriori sei anni al termine del periodo iniziale. Non sono previste disposizioni specifiche per quanto riguarda la trascrizione, il cui effetto resta regolato dall’art. 2645-bis del Codice Civile, che ne prevede la validità per un massimo di tre anni.
- Per i contratti già in vigore, la proroga prevista dalla legge non necessita di trascrizione e, di conseguenza, avrà effetto indipendentemente da eventuali formalità aggiuntive nei registri immobiliari.