Con il parere espresso nell’Interpello del 18 settembre 2024, numero 185, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sull’applicazione dell’imposta di registro a un contratto di locazione che include una clausola penale. Facendo riferimento all’articolo 21 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, l’Amministrazione finanziaria stabilisce che se le disposizioni contenute in un atto sono strettamente connesse l’una con l’altra, l’imposta si applica considerando solo la disposizione che comporta l’imposizione più elevata. Pertanto, nell’ambito della registrazione di un contratto di locazione con clausola penale, la tassazione sarà determinata in base alla disposizione che comporta l’imposizione più gravosa, che può essere quella relativa al contratto stesso o alla clausola penale, considerando che quest’ultima non può esistere autonomamente rispetto al contratto in cui è inserita.