Con il Principio di diritto 12 agosto 2024, n. 2, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sull’applicazione del regime di inversione contabile (reverse charge) alla rettifica degli imponibili (in aumento o in diminuzione) intervenuta successivamente all’applicazione del regime stesso.

Nello specifico, l’Amministrazione finanziaria, riguardo alle cessioni di gas e energia elettrica ad un soggetto passivo-rivenditore (art. 7-bis, comma 3, lettera a, D.P.R. n. 633/1972), ha precisato che se, a seguito dell’aggiornamento dei prezzi dell’energia ceduta, si verifica un aumento della base imponibile delle cessioni effettuate prima del 2015, per le quali non sono state emesse fatture in regime di inversione contabile (applicabile solo dal 2015), i maggiori compensi ricevuti devono essere fatturati ordinariamente con addebito dell’IVA in rivalsa.

Di conseguenza, l’Agenzia ha confermato che il regime di inversione contabile non si applica alle note di credito relative a fatture emesse prima dell’entrata in vigore del regime stesso, in linea con quanto già stabilito dalla Risoluzione 31 marzo 2011, n. 36 per le cessioni di telefoni cellulari e dispositivi a circuito integrato.