Il 6 agosto 2024, con la Consulenza giuridica numero 3, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che la fatturazione e registrazione degli acconti influiscono sulla creazione del plafond IVA quando queste sono parte di un’operazione direzionata verso una cessione per esportazione, come delineato dall’articolo 8 del D.P.R. n. 633/1972.
In merito alla costituzione del plafond, l’Amministrazione finanziaria, facendo riferimento alla Circolare del 10 giugno 1998, n. 145, sostiene che il criterio di registrazione è determinante. Pertanto, nei casi di emissione anticipata della fattura o di pagamento anticipato dei corrispettivi, questi importi contribuiscono non solo a definire lo status di esportatore abituale ma anche alla formazione del plafond.
Tuttavia, se l’operazione non si conclude positivamente, è necessario rettificare il plafond IVA creato sulle fatture di acconto, in linea con il principio stabilito dalla Corte di Cassazione nella Sentenza del 19 ottobre 2022, n. 30800. Ciò comporta un ritorno al regime ordinario per il versamento dell’imposta.