Con la Risposta ad Interpello n. 127 del 3 giugno 2024, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito come compilare correttamente la dichiarazione annuale IVA per le operazioni effettuate prima e dopo la dichiarazione di fallimento, nel caso di una società che opera nella distribuzione di energia elettrica e gas a livello nazionale.

Nel caso specifico, l’Agenzia delle Entrate ha respinto la proposta del curatore della società fallita, che suggeriva di annotare e liquidare l’IVA basandosi sulla data di emissione delle fatture attive e sulla data di ricezione delle fatture passive.

L’amministrazione finanziaria ha invece precisato che, in mancanza di contatori per la lettura dei consumi di energia e gas alla data del fallimento, è necessario distinguere le operazioni ante fallimento da quelle post fallimento. Questo si ottiene ripartendo i consumi in quote giornaliere identiche per tutto il periodo indicato in fattura, utilizzando il cosiddetto criterio del “pro rata temporis” su base giornaliera.